TE1 Glossary

Number of terms: 376, of that also in TE1: 376. (full glossary with 376 words)
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acceleratore finanziario
Il meccanismo attraverso il quale la capacità di imprese e famiglie di indebitarsi aumenta all’aumentare del valore delle garanzie fornite al creditore (solitamente una banca). Introduced in 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi.
accesso limitato al credito
Condizione di chi può prendere denaro in prestito solo a condizioni svantaggiose. Introduced in 10.12 L’accesso al credito: un problema principale-agente, 13.6 Perché il consumo tende a essere più stabile?. Vedi anche: esclusione dal credito
allocazione
Una ripartizione delle risorse di un sistema economico (non solo i beni materiali, anche il tempo, l’impegno, ecc.) tra i diversi usi e i diversi individui. Introduced in 5.2 Valutare istituzioni ed esiti: il criterio di Pareto.
altruismo
Disponibilità a sostenere un costo perché qualcun altro possa trarre un beneficio. Introduced in Capitolo 4 Le interazioni sociali, 13.5 Come le famiglie affrontano gli shock.
anticiclico
Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, in direzione opposta rispetto alla produzione aggregata e all’occupazione. Introduced in 16.3 Flussi di lavoro, flussi di lavoratori e curva di Beveridge. Vedi anche: prociclico
arbitraggio
Pratica che consiste nell’acquistare un bene a un prezzo in un mercato e rivenderlo in un altro mercato a un prezzo maggiore. In questo modo si può guadagnare sfruttando i diversi prezzi che uno stesso bene può avere in contesti diversi (es. località diverse). L’opportunità di guadagno permane finché i costi di trasferimento del bene da un mercato all’altro sono inferiori alla differenza tra i prezzi. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse.
asimmetria informativa
Si ha quando informazioni rilevanti sono disponibili solo ad alcune delle parti coinvolte in un’interazione economica. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro, 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: selezione avversa, azzardo morale, informazione nascosta, azione nascosta
autoassicurazione
Si ha quando un individuo o una famiglia risparmia così da poter mantenere lo stesso livello di consumo anche in presenza di una riduzione del reddito o altra circostanza sfavorevole. Introduced in 13.5 Come le famiglie affrontano gli shock.
avanzo commerciale
Quando la bilancia commerciale ha un saldo positivo; è dato dalla differenza tra le esportazioni e le importazioni. Introduced in 13.4 Le componenti del PIL. Vedi anche: bilancia commerciale, disavanzo commerciale
avanzo primario
La differenza tra le entrate e le spese dello Stato, quando queste ultime sono calcolate al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Introduced in 14.8 La politica di bilancio. Vedi anche: avanzo pubblico, deficit pubblico, disavanzo primario
avanzo pubblico
La differenza tra le entrate e le spese dello Stato. Siamo in avanzo quando le prime superano le seconde. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: avanzo primario, deficit pubblico
avversione alla diseguaglianza
Avversione per le allocazioni nelle quali alcuni individui ricevono più di altri. Introduced in 4.9 Cooperazione, contrattazione e norme sociali.
azione nascosta
Il problema dell’azione nascosta sorge quando un’azione compiuta da uno dei soggetti coinvolti in una relazione contrattuale non può essere verificata dagli altri soggetti. Ad esempio, il datore di lavoro non può sapere (o non può verificare) quanto si impegnino i suoi dipendenti. Introduced in 6.10 Principali e agenti: interazioni con contratti incompleti, 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: azzardo morale, informazione nascosta
azioni
Quote di proprietà di un’impresa che possono essere scambiate. Il titolare di un’azione ha il diritto di ricevere una parte dei profitti dell’impresa e può guadagnare dall’aumento del valore delle azioni. Introduced in 6.2 I soldi degli altri: la separazione tra proprietà e controllo, 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
azzardo morale
Il termine si riferisce a una situazione nella quale una delle parti di un’interazione compie un’azione che ha un impatto sui profitti o sul benessere dell’altra parte e tale azione non è controllabile tramite contratto perché è non osservabile o non verificabile. Ad esempio, un individuo con un’assicurazione sulla casa può avere un minore incentivo a prevenire incendi o altri danni all’abitazione rispetto al caso di assenza di assicurazione. Ci si riferisce all’azzardo morale anche come ‘problema dell’azione nascosta’. Introduced in 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, contratto incompleto, too big to fail
banca
Un’impresa che, attraverso la propria attività di erogazione del credito, crea moneta sotto forma di depositi bancari. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
banca centrale
L’unica banca che può creare base monetaria. Nella maggior parte dei casi è controllata dal governo. Le banche hanno conti correnti presso la banca centrale, nei quali detengono base monetaria. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
base monetaria
Comprende i contanti (banconote e monete metalliche) e le riserve, ossia i conti correnti tenuti dalle banche presso la banca centrale. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
bene comune
Bene rivale che non è escludibile. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
bene di club
. Introduced in 12.5 Beni pubblici. Vedi: bene pubblico artificialmente scarso
bene di consumo
Bene o servizio che soddisfa i bisogni di un consumatore per un breve periodo di tempo. Introduced in 3.2 Le preferenze.
bene meritorio
Bene o servizio che si ritiene debba essere reso disponibile a ogni individuo, indipendentemente dalla disponibilità a pagare di questi. Introduced in 12.8 I limiti dei mercati.
bene non rivale
. Introduced in 12.5 Beni pubblici. Vedi: bene pubblico
bene patrimoniale
Qualsiasi bene o cespite che ha un valore, e quindi può essere posseduto anche al solo scopo di essere rivenduto. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
bene privato
Un bene rivale ed escludibile. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
bene pubblico
Un bene il cui consumo da parte di un individuo non ne impedisce il consumo da parte di altri individui. Introduced in 4.6 Beni pubblici, opportunismo e giochi ripetuti, 8.10 Imprese price-taker e imprese price-setter, 12.5 Beni pubblici.
bene pubblico artificialmente scarso
Bene pubblico (dunque non rivale) per il quale è possibile l’esclusione. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
bene pubblico puro
Bene pubblico per il quale non è possibile l’esclusione. Introduced in 12.5 Beni pubblici. Vedi anche: bene pubblico artificialmente scarso, escludibilità
bene rivale
Bene il cui consumo da parte di un individuo implica l’impossibilità di consumarlo da parte di altri individui. Vedi anche: bene non rivale
beni capitali
Gli input costosi e di carattere durevole (ad eccezione della forza lavoro) che vengono usati nei processi produttivi (macchinari, stabilimenti), con l’esclusione di alcuni input essenziali come l’acqua, l’aria, o il sapere, che vengono usati in processi produttivi a costo zero per l’utente. Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese, 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
beni complementari
Due beni A e B sono complementari se quando aumenta il prezzo del bene A diminuisce la quantità domandata del bene B. Vedi anche: beni sostituti
beni sostituti
Due beni A e B sono sostituti se quando aumenta il prezzo del bene A aumenta la quantità domandata del bene B. Introduced in 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato. Vedi anche: beni complementari
bilancia commerciale
Differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni. Introduced in 13.4 Le componenti del PIL. Vedi anche: disavanzo commerciale, avanzo commerciale
biologicamente possibile
Un’allocazione che permette la sopravvivenza degli individui.
bolla
Aumento duraturo e significativo del prezzo di un bene patrimoniale (un titolo finanziario, un immobile, ecc.) alimentato dall’attesa di ulteriori aumenti futuri dello stesso. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
borsa
Mercato dove si scambiano azioni e altri titoli finanziari. Introduced in 11.6 Variazioni nella domanda e nell’offerta di attività finanziarie.
breve periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una certa ‘breve’ durata, ma al periodo di tempo durante il quale possiamo considerare alcune variabili (valore totale dei beni capitali, tecnica, istituzioni) esogene rispetto al modello. Introduced in 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione, 16.6 Progresso tecnologico e diseguaglianza dei redditi. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, medio periodo, lungo periodo
brevetto
Diritto di proprietà esclusiva di un’idea o invenzione, per un predeterminato periodo di tempo. In questo arco di tempo, il brevetto permette al titolare di essere di fatto un monopolista. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
capitale umano
L’insieme di conoscenze, abilità, attitudini e caratteristiche personali che influenzano la produttività sul lavoro o i guadagni di un individuo. Il valore del capitale umano può crescere grazie a un investimento in istruzione, formazione e abilità sociali. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza, 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi.
capitalismo
Un sistema economico in cui la principale forma d’organizzazione è l’impresa, nella quale i proprietari privati di beni capitali impiegano forza lavoro per produrre beni e servizi da vendere sul mercato con lo scopo di trarne un profitto. Le istituzioni più importanti di un sistema economico capitalista sono dunque la proprietà privata, i mercati e le imprese. Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese.
cartello
Gruppo di imprese operanti in uno stesso mercato che si accordano tra loro con lo scopo di aumentare i profitti. Introduced in 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato.
causalità
L’esistenza di un rapporto causa-effetto tra due fenomeni, provata dimostrando che la variazione di una variabile X è dovuta alla precedente variazione di una variabile Y. La causalità è un nesso più forte della semplice correlazione tra le due variabili, che si ha quando le loro variazioni seguono un andamento comune. Introduced in 1.9 Il capitalismo come causa della svolta nel bastone da hockey. Vedi anche: esperimento naturale, correlazione
causalità inversa
Relazione di causalità bidirezionale, quando A influenza B e B influenza A. Introduced in Capitolo 13 Fluttuazioni economiche e disoccupazione, 14.7 Il moltiplicatore e le politiche economiche.
ceteris paribus
Letteralmente significa ‘a parità di altre condizioni’. È una strategia di semplificazione dell’analisi che consiste nel restringere l’attenzione ai soli aspetti che si ritengono rilevanti per rispondere alla domanda posta, considerando che tutti gli altri aspetti restino invariati o costanti. Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione.
ciclo economico
Alternanza di periodi di elevata crescita (boom) e periodi di crescita modesta o addirittura negativa (recessioni), che caratterizza l’economia capitalista. Introduced in 13.1 Crescita e fluttuazioni.
coefficiente di Gini
Misura della diseguaglianza nella distribuzione di grandezze come il reddito e la ricchezza, assume valori compresi tra zero (assenza di diseguaglianza) e uno (massima diseguaglianza, un individuo possiede tutto). Introduced in 5.12 Misurare la diseguaglianza economica.
coefficiente di Okun
La variazione in punti percentuale del tasso di disoccupazione che ci si aspetta a seguito di una variazione dell’1% del PIL. Introduced in 13.2 Fluttuazioni della produzione e disoccupazione. Vedi anche: legge di Okun
commodity
Bene fisico che, in quanto omogeneo, viene scambiato in maniera simile ai titoli. Sono commodities: i metalli come l’oro e l’argento, i prodotti agricoli come il caffè e lo zucchero, il petrolio e il gas. Talvolta il termine è usato con una connotazione più generale per indicare qualsiasi cosa che viene prodotta per essere venduta.
concorrenza perfetta
Una forma di mercato nella quale un numero elevato di potenziali acquirenti e venditori, agendo in modo indipendente, scambia un bene omogeneo prendendo il prezzo come dato. Introduced in 8.8 Il modello di concorrenza perfetta. Vedi anche: price-taker, equilibrio concorrenziale
condivisione del rischio
Quando un gruppo di soggetti decide di sostenere collettivamente il costo di un evento negativo che colpisce uno di essi o una parte di essi. Ad esempio, un gruppo di famiglie condivide i propri risparmi per permettere a una famiglia di mantenere il proprio livello di consumo nel caso di una temporanea diminuzione del reddito o aumento della spesa. Introduced in 13.5 Come le famiglie affrontano gli shock, 14.4 La spesa per investimenti.
consumo
In termini aggregati, rappresenta la spesa complessiva in beni di consumo e servizi, compreso il consumo di beni durevoli. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza.
consumo autonomo
La parte del consumo che non dipende dal livello del reddito corrente. Introduced in 14.2 Il modello del moltiplicatore.
consumo ostentativo
L’acquisto di beni o servizi con lo scopo di esibire il proprio stato sociale ed economico. Introduced in 3.9 L’orario di lavoro: l’evoluzione nel tempo.
conti nazionali
Sistema utilizzato per misurare la produzione totale, la spesa complessiva e le altre variabili aggregate di una nazione. Introduced in 13.3 Misurare l’economia aggregata.
contratto
Un contratto è un accordo che specifica le azioni che sono tenuti a intraprendere coloro che lo sottoscrivono. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro, Capitolo 12 Mercati, efficienzae politiche pubbliche.
contratto incompleto
Un contratto che non specifica, in un modo che sia verificabile, tutti gli aspetti dello scambio rilevanti per i contraenti (o per altri soggetti). Introduced in 6.3 Il lavoro degli altri, 9.12. Riepilogando: i baristi e il mercato del pane, 12.4 Diritti di proprietà, contratti e fallimenti del mercato.
cooperazione
La partecipazione a un progetto comune per il perseguimento di risultati mutuamente vantaggiosi. Introduced in 4.9 Cooperazione, contrattazione e norme sociali.
correlazione
Associazione statistica tra due variabili per la quale una di esse tende a variare in funzione dell’altra. La correlazione può essere positiva se a valori crescenti della prima variabile corrispondono valori crescenti anche della seconda, negativa se invece vi corrispondono valori decrescenti. La presenza di correlazione non implica che le variabili siano legate da un nesso di causalità. Introduced in Capitolo 13 Fluttuazioni economiche e disoccupazione. Vedi anche: causalità
corsa agli sportelli
Quando i correntisti ritirano i propri fondi da una banca nel timore che la banca possa fallire. Il fatto che tutti i depositanti richiedano i propri fondi contemporaneamente può accelerare il fallimento della banca. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
costi di entrata
Costi sostenuti da un venditore per entrare in un mercato o in un’industria. Normalmente includono il costo di acquisizione e messa a punto dei nuovi impianti, i costi di ricerca e sviluppo, quelli associati ai brevetti e il costo di reclutare e assumere il personale. Introduced in 8.6 Variazioni della domanda e dell’offerta.
costi di menu
Costi che devono essere sostenuti per fissare e modificare i prezzi. Introduced in 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?.
costi di transazione
Costi che, in un contratto, ostacolano la negoziazione o il raggiungimento di un accordo. Includono i costi di acquisire informazioni sul bene oggetto dello scambio e i costi che si prevede di sostenere per far osservare i termini del contratto. Introduced in 12.2 Esternalità e contrattazione.
costi fissi
Costi di produzione che non aumentano né diminuiscono al variare della quantità prodotta dall’impresa. Introduced in 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione.
costo economico
La somma del costo monetario di intraprendere una certa azione e del suo costo opportunità. Introduced in 3.3 Il costo opportunità.
costo esterno
Effetto esterno negativo: cioè, l’effetto negativo di una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come sostenitore dei costi. Vedi anche: esternalità
costo marginale
Il costo sostenuto dall’impresa per produrre un’unità addizionale di output. Geometricamente, corrisponde in ogni punto alla pendenza della funzione di costo totale. Introduced in 7.3 La funzione di costo, 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio.
costo marginale esterno
Costo di produzione di un’unità aggiuntiva di un bene sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene. Vedi anche: costo marginale privato, costo marginale sociale
costo marginale privato
Costo sostenuto da un produttore per la produzione di un’unità aggiuntiva di bene, quando non si considerano i costi che questa decisione può imporre a terzi. Introduced in 12.1 Gli effetti esterni dell’inquinamento. Vedi anche: costo marginale sociale
costo marginale sociale
Il costo per la produzione di un’unità aggiuntiva di un bene, calcolato considerando sia il costo per il produttore che i costi sostenuti da altri individui su cui impatta la produzione del bene. Il costo marginale sociale è la somma del costo marginale privato e del costo marginale esterno (ovvero il costo sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene). Introduced in 12.1 Gli effetti esterni dell’inquinamento.
costo opportunità
È il beneficio netto che otterremmo dalla migliore alternativa a cui dobbiamo rinunciare per scegliere una certa azione. Introduced in 3.3 Il costo opportunità, 7.3 La funzione di costo, 10.2 Prendere in prestito per anticipare i consumi, Capitolo 15 Inflazione, disoccupazionee politica monetaria.
costo opportunità del capitale
È la quantità di reddito che un investitore avrebbe potuto ottenere investendo il capitale in un altro progetto. Introduced in 7.3 La funzione di costo.
cottimo
Modalità di remunerazione di un lavoratore in base alla quantità da questi prodotta. Introduced in 6.3 Il lavoro degli altri.
crisi del debito sovrano
Situazione in cui i titoli di Stato sono considerati così rischiosi che uno Stato non riesce più a prendere a prestito denaro. Introduced in 14.8 La politica di bilancio.
criterio di Pareto
Stando al criterio di Pareto, un’allocazione è desiderabile se è efficiente in senso paretiano (o Pareto-efficiente). Introduced in 5.2 Valutare istituzioni ed esiti: il criterio di Pareto. Vedi anche: Pareto-efficiente, dominanza paretiana
curva dei punti Pareto-efficienti
L’insieme di tutte le allocazioni Pareto-efficienti. Introduced in 5.7 Allocazioni economicamente possibili e surplus.
curva della fissazione del prezzo
La curva che indica il salario reale pagato dalle imprese quando queste scelgono il prezzo che massimizza il loro profitto. Introduced in Capitolo 9 Il mercato del lavoro: salari, profitti e disoccupazione, 16.4 Investimenti, entrata delle imprese e curva della fissazione del prezzo nel lungo periodo.
curva della fissazione del salario
La curva che indica, per ogni livello di occupazione nell’economia, il salario reale necessario per fornire ai lavoratori l’incentivo a lavorare con l’impegno richiesto. Introduced in Capitolo 9 Il mercato del lavoro: salari, profitti e disoccupazione, 16.4 Investimenti, entrata delle imprese e curva della fissazione del prezzo nel lungo periodo.
curva di Beveridge
La relazione inversa tra tasso di disoccupazione e quota di posti vacanti (entrambe le quantità espresse come percentuale della forza lavoro). Prende il nome dall’economista britannico William Beveridge (1879-1963). Introduced in 16.3 Flussi di lavoro, flussi di lavoratori e curva di Beveridge.
curva di domanda
Per ogni livello di prezzo, la curva di domanda indica la quantità di beni o servizi che i consumatori vogliono acquistare. Introduced in 7.1 La scelta del prezzo.
curva di indifferenza
La curva che unisce i punti che rappresentano combinazioni di beni in grado di fornire uno stesso livello di utilità all’individuo. Introduced in 3.2 Le preferenze.
curva di indifferenza di riserva
La curva che unisce tutte le allocazioni (o combinazioni) che costituiscono le opzioni di riserva di un individuo. Introduced in 5.7 Allocazioni economicamente possibili e surplus, 10.5 Dare in prestito o mettere da parte per posticipare i consumi.
curva di Lorenz
Rappresentazione grafica della disuguaglianza nella distribuzione di una grandezza come la ricchezza o il reddito. La curva indica la quota del totale della variabile posseduta da una certa quota degli individui, avendo disposto questi ultimi in ordine crescente in base alla quantità posseduta della variabile stessa. In caso di distribuzione perfettamente egualitaria, la curva è una retta con pendenza 45°; più la curva di Lorenz sta al di sotto di questa linea di perfetta uguaglianza, maggiore è la diseguaglianza nella distribuzione. Introduced in 5.12 Misurare la diseguaglianza economica. Vedi anche: coefficiente di Gini
curva di offerta
Per ogni livello di prezzo, la curva di offerta indica la quantità di output che l’impresa è disposta a produrre. Introduced in 8.1 Comprare e vendere: domanda e offerta.
curva di Phillips
Relazione inversa tra il tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione. Introduced in 15.2 L’inflazione come effetto dell’incoerenza tra piani individuali.
debito pubblico
Corrisponde alla somma di tutti i titoli di Stato emessi nel corso degli anni per finanziare il deficit, al netto di quelli che sono già stati rimborsati. Introduced in 14.8 La politica di bilancio.
debolezza di volontà
Incapacità di impegnarsi a seguire un certo comportamento (seguire una dieta o ritardare un piacere, per esempio) di cui poi ci si pentirà nel futuro. Si differenzia dall’impazienza perché quest’ultima, pur favorendo i piaceri presenti, non causa necessariamente rimorsi nel futuro.
deficit pubblico
Corrisponde alla differenza tra le spese e le entrate dello Stato; si dice che il bilancio dello Stato è in deficit quando le spese superano le entrate. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: avanzo pubblico
deflatore del PIL
Misura del livello dei prezzi per i beni e servizi prodotti in un’economia. È il rapporto tra il PIL nominale (o a prezzi correnti) e il PIL reale (o a prezzi costanti). Introduced in 13.8 Misurare l’economia: l’Inflazione.
deflazione
Diminuzione nel tempo del livello generale dei prezzi. Introduced in 13.8 Misurare l’economia: l’Inflazione, 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?. Vedi anche: inflazione
delocalizzazione
Lo spostamento di una parte delle attività di un’impresa al di fuori dei confini del Paese in cui opera. Introduced in Capitolo 6 L’impresa: proprietari, manager e dipendenti.
democrazia
Sistema politico che idealmente dà a tutti i cittadini lo stesso potere, basato su diritti individuali come la libertà di parola, di associazione e di stampa; la democrazia è caratterizzata da elezioni imparziali a cui tutti i cittadini adulti possono partecipare e dal cui esito dipende la permanenza di un governo o la sua sostituzione con un altro governo. Introduced in 1.10 Varietà di capitalismi: istituzioni, governi ed economia.
deprezzamento
La riduzione di valore di uno stock di ricchezza nel tempo a causa del suo utilizzo (usura) o del mero trascorrere del tempo (obsolescenza). Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza.
dilemma del prigioniero
Gioco in cui i payoff associati all’equilibrio in strategie dominanti sono più bassi per ciascun giocatore (e quindi sono anche complessivamente più bassi) di quelli che si otterrebbero se i giocatori scegliessero la strategia non dominante. Introduced in 4.3 Il dilemma del prigioniero.
dilemma sociale
Situazione in cui ogni individuo, nel perseguimento dei propri obiettivi, intraprende autonomamente delle azioni che portano a un risultato inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se gli individui si fossero accordati su come agire. Introduced in Capitolo 4 Le interazioni sociali, Capitolo 12 Mercati, efficienzae politiche pubbliche.
diritti di proprietà
Protezione legale che conferisce al possessore di un bene il diritto a trarne beneficio, quello di venderlo e quello di escludere gli altri dal suo utilizzo. Introduced in Capitolo 12 Mercati, efficienzae politiche pubbliche.
disavanzo commerciale
Situazione che corrisponde a un saldo negativo della bilancia commerciale (ovvero le importazioni superano le esportazioni). Introduced in 13.4 Le componenti del PIL. Vedi anche: avanzo commerciale, bilancia commerciale
disavanzo primario
Corrisponde alla differenza tra spesa pubblica e entrate pubbliche, quando la prima è calcolata al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Introduced in 14.8 La politica di bilancio. Vedi anche: debito pubblico, deficit pubblico
discriminazione di prezzo
Strategia di vendita che si basa sull’applicazione di prezzi diversi ad acquirenti diversi, sulla base delle loro caratteristiche o anche solo della quantità acquistata da ciascuno di essi. Introduced in 11.2 L’organizzazione del mercato può influenzare i prezzi.
diseconomie di scala
Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta meno che proporzionalmente. Introduced in 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione. Vedi anche: economie di scala
disinflazione
Diminuzione del tasso di inflazione. Introduced in 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?. Vedi anche: inflazione, deflazione
disoccupazione
Stato di una persona che, pur potendo lavorare ed essendo disponibile a farlo, si trova senza lavoro. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione.
disoccupazione ciclica
L’aumento della disoccupazione al di sopra del livello di equilibrio, dovuto a un calo della domanda aggregata associato all’andamento del ciclo economico. Introduced in 9.7 Domanda di beni e servizi e disoccupazione, 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione.
disoccupazione involontaria
La condizione di chi è senza lavoro, ma preferirebbe essere occupato a un salario e a condizioni di lavoro identiche a quelle dei lavoratori occupati con le sue stesse caratteristiche. Introduced in 6.6 Il salario e l’effetto disciplinante della rendita da occupazione, Capitolo 9 Il mercato del lavoro: salari, profitti e disoccupazione.
disponibilità a pagare
Indicatore del valore attribuito da un consumatore a un bene, corrisponde all’ammontare massimo che l’individuo sarebbe disposto a pagare per acquistare un’unità del bene. Introduced in 7.4 Domanda e curve di isoprofitto, 8.1 Comprare e vendere: domanda e offerta. Vedi anche: disponibilità ad accettare
disponibilità ad accettare
Il prezzo di riserva di un potenziale venditore, cioè il prezzo minimo a cui sarebbe disposto a vendere un’unità di prodotto. Introduced in 8.1 Comprare e vendere: domanda e offerta. Vedi anche: disponibilità a pagare
distruzione creatrice
Nome dato da Joseph Schumpeter al processo che fa sì che le innovazioni spazzino via le tecniche antiquate e le imprese che non riescono ad adattarsi e che quindi non possono competere nel mercato. Secondo lui, il fallimento delle imprese non profittevoli è un processo di creazione perché libera forza lavoro e beni capitali che possono essere usati in nuove combinazioni. Introduced in 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
divisione del lavoro
Il processo di specializzazione dei lavoratori in mansioni differenti nell’ambito del processo produttivo. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro.
domanda aggregata
La somma delle componenti della domanda dei beni e dei servizi prodotti in un’economia (consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). Introduced in 13.4 Le componenti del PIL, 14.1 La propagazione degli shock. Vedi anche: consumo, investimento, spesa pubblica, esportazioni, importazioni
domanda autonoma
Componenti della domanda aggregata che non dipendono dal reddito corrente. Introduced in 14.2 Il modello del moltiplicatore.
dominanza paretiana
Si dice che l’allocazione A domina l’allocazione B (e che B è dominata da A) in senso paretiano se un passaggio da B a A comporta un miglioramento nella condizione di almeno uno degli agenti coinvolti, senza che la condizione di nessun altro peggiori. Vedi anche: Pareto-efficiente
dominata
Si dice che A domina B (e B è dominato da A) se A è più vantaggioso di B rispetto a tutte le dimensioni considerate. Ad esempio, una tecnica ne domina un’altra se richiede una quantità inferiore di tutti gli input per ottenere una stessa quantità di output. Introduced in 2.4 Il modello di un’economia dinamica: tecnologia e costi.
eccesso di domanda
Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità domandata di un bene è superiore alla quantità offerta. Introduced in Capitolo 8 Domanda, offertae mercati concorrenziali.
eccesso di offerta
Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità offerta di un bene è superiore alla quantità domandata. Introduced in 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio, 9.4 La decisione di assumere.
economia evolutiva
Approccio che studia il processo di cambiamento economico, come ad esempio l’innovazione tecnologica, la diffusione di nuove norme sociali e lo sviluppo di nuove istituzioni.
economie di diversificazione
Si hanno quando la produzione congiunta di più prodotti da parte della stessa impresa comporta costi inferiori rispetto alla loro produzione separata in imprese distinte. Introduced in 7.3 La funzione di costo.
economie di rete
Si hanno quando il valore per i consumatori di un certo bene o servizio prodotto da un’impresa aumenta all’aumentare di coloro che acquistano o utilizzano quel bene o servizio, ad esempio perché i consumatori traggono vantaggio dall’essere connessi tra loro. Introduced in 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione.
economie di scala
Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta più che proporzionalmente. L’effetto delle economie di scala è quello di ridurre il costo medio di produzione. Introduced in 1.8 I vantaggi della specializzazione, 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione. Vedi anche: diseconomie di scala
effetto disciplinante del salario
Modello che spiega la fissazione dei salari da parte dei datori di lavoro. Il salario fissato garantisce ai dipendenti una rendita economica (la rendita da occupazione) allo scopo di incentivarli all’impegno a fronte della minaccia di licenziamento. Introduced in 6.6 Il salario e l’effetto disciplinante della rendita da occupazione. Vedi anche: rendita da occupazione, salari di efficienza
effetto reddito
Effetto di un aumento del reddito sulle scelte di consumo (in particolare sul consumo di uno specifico bene), quando teniamo costanti i prezzi e i costi opportunità dei beni oggetto di scelta. Introduced in 3.6 Crescita economica e tempo di lavoro.
effetto sostituzione
Effetto sulle scelte di consumo dovuto a una variazione dei prezzi o dei costi opportunità, nell’ipotesi di mantenere costante il livello di utilità. Introduced in 3.6 Crescita economica e tempo di lavoro.
elasticità della domanda
La riduzione percentuale di domanda dovuta a un aumento di prezzo pari all’1%. L’elasticità della domanda assume valori positivi: quando essa è maggiore di uno diremo che la domanda è elastica, quando è minore di uno che la domanda è inelastica. Introduced in 7.8 L’elasticità della domanda.
endogeno
Una variazione o un effetto determinato internamente al modello. Introduced in Capitolo 11 Rendite, prezzie dinamica del mercato. Vedi anche: esogeno
equazione di Fisher
Equazione che afferma che il tasso di interesse reale è pari alla differenza tra tasso di interesse nominale e inflazione attesa. Introduced in 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?.
equilibrio
Una situazione che in un certo modello tende ad autoperpetuarsi, nella quale il valore di una variabile di interesse non cambia a meno che non venga introdotta una forza esterna che altera i dati che descrivono quella situazione nel modello. Introduced in 2.2 I modelli economici: vedere meglio guardando meno cose, 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio.
equilibrio concorrenziale
Un mercato si dice in equilibrio concorrenziale quando tutti i venditori e gli acquirenti sono price-taker, gli scambi avvengono a un unico prezzo (legge del prezzo unico), la quantità offerta corrisponde alla quantità domandata e nessun acquirente può migliorare la propria condizione proponendo un prezzo diverso; in un equilibrio concorrenziale si realizzano tutti i potenziali guadagni dallo scambio. Introduced in 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio. Vedi anche: legge del prezzo unico
equilibrio di breve periodo
Equilibrio che permane finché determinate variabili (come il numero di imprese nel mercato) rimangono costanti, ma che ci si aspetta varierà quando tali variabili avranno la possibilità di adattarsi. Introduced in 11.3 Equilibri di breve e di lungo periodo.
equilibrio di lungo periodo
Equilibrio raggiunto quando anche alle variabili che erano costanti nel breve periodo (come il numero di imprese nel mercato) viene dato il tempo di variare, man mano che gli individui si adattano alla situazione del mercato. Introduced in 11.3 Equilibri di breve e di lungo periodo.
equilibrio di Nash
Un insieme di strategie (una per ogni giocatore), ciascuna delle quali è la risposta ottima di un giocatore alle strategie scelte da tutti gli altri. Una situazione nella quale ciascun giocatore sta facendo meglio che può dato quello che stanno facendo gli altri giocatori. Introduced in 4.13 Conflitti e scelta tra equilibri di Nash, 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio, 13.7 Perché la spesa per investimenti è più volatile?.
equilibrio (di un mercato)
Lo stato di un mercato nel quale le quantità scambiate e i prezzi non tendono a cambiare, a meno di introdurre una variazione nei costi, nelle preferenze, o in altri fattori che determinano le scelte degli agenti nel mercato. Introduced in 2.2 I modelli economici: vedere meglio guardando meno cose, 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio.
equilibrio in strategie dominanti
L’esito di un gioco nel quale ogni giocatore seleziona la sua strategia dominante. Introduced in 4.2 L’equilibrio del gioco della mano invisibile.
equilibrio instabile
Un equilibrio che, una volta perturbato da un qualsiasi shock, tende a deviare dalla posizione di partenza. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
equilibrio stabile
Un equilibrio che ha la tendenza a ristabilirsi autonomamente dopo essere stato perturbato da uno shock. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
equity
Ciò che chi intraprende un progetto o un’attività vi investe personalmente. Nel bilancio di un’impresa corrisponde al patrimonio netto. Vedi anche: patrimonio netto
equità
Una criterio di valutazione della bontà di un’allocazione basata su un’idea di giustizia. Introduced in 4.9 Cooperazione, contrattazione e norme sociali.
equità procedurale
Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base del processo attraverso il quale esso è stato raggiunto. Introduced in 5.3 Valutare istituzioni ed esiti: l’equità.
equità sostanziale
Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base delle sue caratteristiche, a prescindere da come è stato raggiunto. Introduced in 5.3 Valutare istituzioni ed esiti: l’equità.
escludibilità
Quando è possibile escludere qualcuno dall’accesso o dall’utilizzo di un bene. L’escludibilità è necessaria per condizionare l’accesso a un bene o risorsa al pagamento di un prezzo. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
esclusione dal credito
Condizione degli individui che non possono prendere denaro in prestito a nessuna condizione. Introduced in 10.12 L’accesso al credito: un problema principale-agente. Vedi anche: accesso limitato al credito
esogeno
Qualcosa che è determinato all’esterno del modello e non è il risultato del modello stesso. Introduced in 8.6 Variazioni della domanda e dell’offerta, Capitolo 11 Rendite, prezzie dinamica del mercato, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: endogeno
esperimento naturale
Uno studio empirico che sfrutta l’esistenza di un gruppo controllo determinatosi per effetto di condizioni naturali o storiche. Le differenze nelle legislazioni, nelle politiche, nel clima o in altri fenomeni offrono la possibilità di analizzare gruppi o popolazioni diverse come se fossero parte di un esperimento. La validità di questi studi dipende dal presupposto che la suddivisione dei soggetti nel gruppo di controllo sia casuale. Introduced in 1.9 Il capitalismo come causa della svolta nel bastone da hockey, 6.4 Rendite da occupazione, 14.7 Il moltiplicatore e le politiche economiche.
esportazioni
Beni e servizi prodotti in una nazione e acquistati da famiglie, imprese e governi in altre nazioni.
esternalità
Effetto positivo o negativo, dovuto a una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come destinatario di tale effetto. Viene chiamata anche effetto esterno perché si tratta di una conseguenza che è esterna rispetto al contratto. Introduced in 12.1 Gli effetti esterni dell’inquinamento. Vedi anche: contratto incompleto, fallimento del mercato
euforia irrazionale
Processo che porta alla sopravvalutazione di un titolo. Questa espressione fu usata per la prima volta nel 1996 dall’allora capo dell’US Federal Reserve Board, Alan Greenspan, e venne successivamente divulgata dall’economista Robert Shiller. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
fallacia di composizione
L’idea errata che ciò che è vero per una parte (ad esempio una singola famiglia) debba essere vero anche per il tutto (l’economia nel suo complesso). Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: paradosso del risparmio
fallimento del mercato
Si dice di una situazione nella quale il mercato alloca le risorse in maniera non Pareto-efficiente. Introduced in 12.1 Gli effetti esterni dell’inquinamento.
fattore di produzione
Una risorsa utilizzata nel processo produttivo. Sono fattori di produzione: il lavoro, i macchinari e impianti (cioè il capitale), la terra e gli altri input necessari alla produzione. Introduced in 2.5 Il modello di un’economia dinamica: innovazione e profitto.
feedback negativo
Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono a smorzarla. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: feedback positivo
feedback positivo
Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono ad amplificarla. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: feedback negativo
flusso
Una grandezza misurata in rapporto a un intervallo di tempo, come il reddito annuo o il salario orario. Introduced in 2.2 I modelli economici: vedere meglio guardando meno cose, 10.1 Moneta e ricchezza, 16.2 Il processo di creazione e distruzione di posti di lavoro.
forza lavoro
L’insieme di coloro che, essendo parte della popolazione in età lavorativa, sono occupati, o cercano un’occupazione, al di fuori del lavoro domestico. La forza lavoro include gli occupati e i disoccupati. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione. Vedi anche: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di attività
free rider
Letteralmente è chi fa un giro o una corsa a sbafo. In economia indica colui che beneficia dal contributo dato da altri individui a un progetto cooperativo, senza però contribuire in prima persona; quindi chi gode di un bene pubblico senza contribuire al suo finanziamento. Introduced in Capitolo 4 Le interazioni sociali.
frontiera possibile
La curva che unisce i punti che rappresentano la quantità massima di un bene ottenibile per ogni data quantità dell’altro bene. Introduced in 3.4 L’insieme possibile. Vedi anche: insieme possibile
funzione concava
Una funzione è concava se, presi due punti qualsiasi sulla curva che la rappresenta, il segmento che li unisce sta interamente al di sopra della curva stessa (una funzione è convessa se il segmento è interamente al di sotto della curva). Introduced in 3.1 Lavoro e produzione, 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
funzione del consumo aggregato
Funzione che mette in relazione il livello di spesa per i consumi dell’intera economia con altre variabili. Nel modello del moltiplicatore, tali variabili sono il reddito disponibile e il consumo autonomo. Introduced in 14.2 Il modello del moltiplicatore. Vedi anche: reddito disponibile, consumo autonomo
funzione dell'investimento aggregato
Equazione che mette in relazione la spesa per investimenti dell’economia con altre variabili, come il tasso di interesse e i profitti attesi. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: tasso di interesse
funzione di produzione
Funzione che esprime la relazione tra quantità di fattori produttivi (input) utilizzati e quantità di prodotto ottenuto (output). La funzione descrive le diverse tecniche disponibili per produrre un certo bene. Introduced in 2.5 Il modello di un’economia dinamica: innovazione e profitto, 3.1 Lavoro e produzione, 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione.
gap di contrattazione
Differenza tra il salario reale che le imprese desiderano offrire ai dipendenti per incentivarli a lavorare, e il salario reale compatibile con il markup che massimizza i profitti dell’impresa, dato il livello di concorrenza. Introduced in 15.3 Inflazione, ciclo economico e curva di Phillips.
garanzia patrimoniale
Bene che un debitore promette al creditore come garanzia per il debito. Se il debitore non riuscisse a ripagare il debito, il creditore diventa proprietario del bene dato in garanzia. Introduced in 10.12 L’accesso al credito: un problema principale-agente, 12.7 Contratti incompleti ed esternalità nel mercato del credito.
general purpose
Si dice di una tecnologia o innovazione tecnologica che trova applicazione in molteplici settori, dando vita a ulteriori innovazioni. L’elettricità e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono due esempi di tecnologia general purpose. Introduced in Capitolo 2 Progresso tecnico, demografia e crescita economica.
gioco
Modello utilizzato per rappresentare l’interazione strategica tra più soggetti (detti giocatori); specifica le strategie possibili, l’informazione disponibile ai giocatori e i payoff che questi possono ottenere dall’interazione in funzione di ciascuna combinazione di strategie. Introduced in 4.1 Interazioni sociali e teoria dei giochi. Vedi anche: teoria dei giochi
gioco a somma zero
Gioco nel quale, per ogni combinazione di strategie selezionabile, i payoff positivi e negativi dei partecipanti sommano a zero. In un gioco a somma zero il guadagno di un giocatore corrisponde alla perdita degli altri. Introduced in 4.4 Preferenze sociali: l’altruismo.
gioco di coordinamento
Gioco caratterizzato dalla presenza di (almeno) due possibili equilibri di Nash, di cui spesso uno è superiore all’altro in senso paretiano. Introduced in 13.7 Perché la spesa per investimenti è più volatile?, 14.9 La politica fiscale in un’economia aperta.
gioco sequenziale
Gioco nel quale i giocatori scelgono la propria strategia in successione, per cui un giocatore prima di scegliere può osservare le strategie selezionate da chi lo ha preceduto. Un esempio è il gioco dell’ultimatum. Introduced in 4.10 Spartirsi una torta (o lasciarla sul tavolo).
gioco simultaneo
Un gioco in cui tutti i giocatori scelgono la propria strategia contemporaneamente. Un esempio è il dilemma del prigioniero. Introduced in 4.10 Spartirsi una torta (o lasciarla sul tavolo).
Grande depressione
Periodo di caduta drastica e prolungata della produzione e dell’occupazione, negli anni Trenta del XX secolo, originato dalla crisi del 1929. Introduced in 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi.
Grande moderazione
Periodo tra gli anni Ottanta e la crisi finanziaria del 28, caratterizzato, nelle economie avanzate, da una scarsa volatilità della produzione e del reddito. Il nome ‘Grande moderazione’ fu suggerito dagli economisti James Stock e Mark Watson e reso popolare dall’allora presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Introduced in Capitolo 14 Disoccupazione e politica fiscale, 15.10 Shock e politiche dal lato della domanda.
guadagni dallo scambio
La differenza tra quanto i partecipanti a uno scambio complessivamente ottengono realizzando lo scambio rispetto a quanto avrebbe ottenuto se lo scambio non avesse avuto luogo. Introduced in 5.6 Allocazioni imposte con la forza, 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio, 8.8 Il modello di concorrenza perfetta. Vedi anche: rendita economica
importazioni
Beni e servizi acquistati da famiglie, imprese e settore pubblico in una nazione e prodotti in altre nazioni.
imposta pigouviana
Imposta applicata sulle attività che generano un’esternalità negativa, al fine di disincentivarle, così da raggiungere un’allocazione più efficiente. Introduced in 12.3 Esternalità, politiche pubbliche e distribuzione del reddito. Vedi anche: esternalità, sussidio pigouviano
imprenditore
Una persona che crea o che sfrutta prima degli altri tecniche e forme organizzative innovative o altre opportunità offerte dal mercato. Introduced in 2.5 Il modello di un’economia dinamica: innovazione e profitto.
impresa
Organizzazione economia nella quale i proprietari di beni capitali impiegano forza lavoro per produrre beni e servizi da vendere sul mercato con lo scopo di trarne un profitto. Introduced in Capitolo 6 L’impresa: proprietari, manager e dipendenti.
impresa cooperativa
Impresa interamente o quasi interamente di proprietà dei lavoratori, i quali assumono e licenziano i manager. Introduced in 6.9 Un altro tipo di impresa.
incentivi
Ricompense o sanzioni economiche che influenzano i benefici e i costi associati a corsi di azione alternativi. Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione.
incidenza di un'imposta
L’effetto economico di un’imposta; chi è legalmente tenuto a versare l’imposta non coincide con chi ne sopporta effettivamente il costo. Introduced in 8.7 L’effetto delle imposte.
indice dei prezzi al consumo (IPC)
Misura del livello generale dei prezzi che i consumatori devono pagare per i beni e i servizi, incluse le imposte sui consumi. Introduced in 13.8 Misurare l’economia: l’Inflazione.
inflation targeting
Regime di politica monetaria nel quale la banca centrale modifica i tassi di interesse in modo da influenzare la domanda aggregata, con lo scopo di mantenere l’economia vicina a un livello di inflazione predeterminato. Introduced in Capitolo 15 Inflazione, disoccupazionee politica monetaria.
inflazione
Aumento del livello generale dei prezzi nell’economia in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Introduced in 13.8 Misurare l’economia: l’Inflazione, 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?. Vedi anche: deflazione, disinflazione
inflazione attesa
Il tasso di inflazione che gli agenti che fissano salari e prezzi si aspettano per il periodo successivo. Introduced in 15.6 L’inflazione attesa e la curva di Phillips. Vedi anche: inflazione
inflazione salariale
Aumento del salario nominale in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Introduced in 15.2 L’inflazione come effetto dell’incoerenza tra piani individuali. Vedi anche: salario nominale
informazione nascosta
Il problema dell’informazione nascosta emerge quando alcune caratteristiche di quanto è scambiato o altri aspetti della transazione sono noti solo ad alcuni degli individui coinvolti. Ad esempio, un individuo che acquista un’assicurazione sanitaria è consapevole del proprio stato di salute, ma la compagnia assicurativa non lo può conoscere con certezza. Introduced in 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, selezione avversa
informazione verificabile
Informazione che può essere utilizzata per garantire l’adempimento di un contratto. Introduced in 12.4 Diritti di proprietà, contratti e fallimenti del mercato. Vedi anche: contratto incompleto
insieme possibile
L’insieme di tutte le combinazioni di beni tra le quali un individuo può scegliere, tenendo conto dei vincoli cui è soggetto (economici, fisici, ecc.). Introduced in 3.4 L’insieme possibile, 15.4 Inflazione e disoccupazione: vincoli e preferenze. Vedi anche: frontiera possibile
insolvenza
Un soggetto è insolvente quando il valore delle sue passività supera quello delle attività. Introduced in 10.10 L’attività bancaria e lo stato patrimoniale di una banca.
intensità di capitale
La quantità di beni capitali per ciascun lavoratore. Introduced in 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
interazione strategica
Un’interazione sociale nella quale i partecipanti sono consapevoli delle conseguenze che le proprie azioni hanno sugli altri individui (e delle conseguenze che hanno le azioni degli altri su di loro). Introduced in 4.1 Interazioni sociali e teoria dei giochi.
interazioni sociali
Situazioni nelle quali le decisioni individuali influenzano il benessere altrui oltre che il proprio. Introduced in Capitolo 4 Le interazioni sociali.
investimento
L’acquisto di un bene capitale, come un impianto o un edificio. Nell’aggregato, è la spesa complessiva per beni capitali di nuova produzione (macchinari, attrezzature), inclusi gli immobili di nuova costruzione. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza.
istituzioni
Sono le leggi e le regole informali che disciplinano le interazioni sociali tra le persone e tra le persone e la biosfera, talvolta anche chiamate regole del gioco. Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese, 5.1 Istituzioni e potere.
lato corto
Quando le transazioni che si desidera effettuare su un lato del mercato (domanda o offerta) sono in numero inferiore a quelle desiderate dall’altro lato, il primo è detto ‘lato corto’ del mercato. Poiché tipicamente ci sono più lavoratori che cercano lavoro che posti di lavoro disponibili, i datori di lavoro sono sul lato corto del mercato del lavoro. Introduced in 11.10 Mercati con prezzi amministrati. Vedi anche: lato domanda, lato offerta
lato domanda
In un mercato, gli individui che offrono denaro in cambio di beni o servizi (per esempio, chi acquista pane). Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese, 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione.
lato offerta
In un mercato, gli individui che offrono un bene o servizio in cambio di denaro (per esempio, chi vende pane). Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese, 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione.
lavoro subordinato
Rapporto di lavoro che prevede che il lavoratore sia pagato in base al tempo che trascorre lavorando per il proprio datore di lavoro, accettandone l’autorità. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro.
legge del prezzo unico
È soddisfatta quando tutti i compratori e tutti i venditori scambiano un bene allo stesso prezzo. Se il bene fosse venduto a prezzi diversi, qualcuno potrebbe acquistarlo al prezzo più basso e rivenderlo a quello più alto. Introduced in 8.8 Il modello di concorrenza perfetta, Capitolo 11 Rendite, prezzie dinamica del mercato. Vedi anche: arbitraggio
legge di Okun
Regolarità empirica per la quale al diminuire del tasso di crescita del PIL aumenta il tasso di disoccupazione. Introduced in 13.2 Fluttuazioni della produzione e disoccupazione. Vedi anche: coefficiente di Okun
legislazione a tutela dell'occupazione
Norme che rendono più costoso o difficile il licenziamento dei lavoratori. Introduced in 16.5 Nuove tecnologie, salari e disoccupazione nel lungo periodo.
leverage
Corrisponde al rapporto tra il valore delle attività e il patrimonio netto. Introduced in 10.10 L’attività bancaria e lo stato patrimoniale di una banca.
libro ordini
Tabella contenente gli ordini limite emessi dai compratori e dai venditori ma non ancora evasi. Introduced in 11.6 Variazioni nella domanda e nell’offerta di attività finanziarie.
liquidità
Misura della facilità con la quale un investimento finanziario può essere venduto o acquistato a un prezzo prevedibile. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
livello di sussistenza
Il livello di standard di vita (misurato come quantità di beni consumati o come reddito) che fa sì che una popolazione non cresca e non si riduca nel tempo. Introduced in 2.2 I modelli economici: vedere meglio guardando meno cose.
lungo periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di una specifica ‘lunga’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale la maggior parte delle variabili sono trattate come endogene. Una curva di costo di lungo periodo, ad esempio, si riferisce ai costi che l’impresa sostiene quando può variare le quantità di tutti gli input, compresi i beni capitali; le tecniche disponibili e le istituzioni invece si continuano a considerare esogene. Introduced in 16.6 Progresso tecnologico e diseguaglianza dei redditi. Vedi anche: tecnica, istituzioni, breve periodo, medio periodo
male pubblico
L’equivalente negativo di un bene pubblico. È non rivale, nel senso che il consumo del male pubblico da parte di un individuo non limita il consumo dello stesso male pubblico da parte di altri. Introduced in 12.5 Beni pubblici.
margine di profitto
La differenza tra prezzo e costo marginale. Introduced in 7.4 Domanda e curve di isoprofitto.
markup
Il rapporto tra il margine di profitto (differenza tra prezzo e costo marginale) e il prezzo. Per un’impresa che massimizza il profitto, è inversamente proporzionale all’elasticità della domanda del bene prodotto. Introduced in 7.8 L’elasticità della domanda. Vedi anche: margine di profitto
matching nel mercato del lavoro
Le modalità con le quali avviene l’incontro tra chi offre e chi domanda lavoro.
medio periodo
Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una specifica ‘media’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale sono considerate esogeni rispetto al modello il valore totale dei beni capitali, le tecniche e le istituzioni, mentre le altre variabili (produzione, occupazione, prezzi e salari) sono trattate come endogene. Introduced in 14.10 Domanda aggregata e disoccupazione, 16.9 Cambiamenti tecnologici, mercati del lavoro e sindacati. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, breve periodo, lungo periodo
mercati
Un modo in cui le persone possono scambiarsi beni e servizi attraverso scambi che sono reciproci (al contrario dei regali), avvengono su base volontaria per beneficio mutuo (al contrario del furto, o della tassazione), il quale è spesso impersonale (al contrario degli scambi tra amici o familiari). Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese.
mercati mancanti
Mercati nei quali sarebbe mutuamente vantaggioso realizzare scambi, ma che non esistono, ad esempio a causa di problemi di asimmetria informativa o non verificabile. Introduced in 12.4 Diritti di proprietà, contratti e fallimenti del mercato.
mercato del lavoro
Un mercato nel quale i datori di lavoro offrono un salario a chi è disposto a lavorare alle loro dipendenze. In quanto domandano lavoro, i datori di lavoro rappresentano il lato domanda, mentre i lavoratori rappresentano il lato offerta di questo mercato. Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese.
mercato monopolistico
. Vedi: monopolio
mercato primario
. Vedi anche: mercato secondario e primario
mercato secondario e primario
Il mercato primario è quello dove beni o titoli finanziari vengono venduti per la prima volta. Per esempio, la vendita iniziale di titoli di una società ad un investitore (anche nota come offerta pubblica iniziale, o IPO - initial public offering) avviene sul mercato primario e la successiva compravendita di detti titoli in borsa avviene sul mercato secondario. Questi termini vengono utilizzati anche per fare riferimento alla vendita di biglietti (mercato primario) e ai loro successivi scambi che avvengono sul mercato secondario. Introduced in 11.6 Variazioni nella domanda e nell’offerta di attività finanziarie.
miglioramento paretiano
Un cambiamento dal quale almeno un individuo trae beneficio senza che peggiori la condizione degli altri individui. Introduced in 5.7 Allocazioni economicamente possibili e surplus, 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio.
moltiplicatore
Meccanismo attraverso il quale una variazione della spesa autonoma determina, attraverso effetti diretti e indiretti, un aumento del livello di produzione aggregata. Con il termine moltiplicatore si indica anche il rapporto tra la dimensione della variazione finale della produzione aggregata e quella dell’aumento iniziale della spesa autonoma. Introduced in 14.1 La propagazione degli shock. Vedi anche: moltiplicatore fiscale
moltiplicatore fiscale
La variazione totale (diretta e indiretta) dell’output, causata da una variazione della spesa pubblica autonoma. Vedi anche: stimolo fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
momentum trading
Strategia di scambio di azioni che si basa sull’idea che le nuove informazioni non vengano istantaneamente incorporate nei prezzi, che quindi mostrano una correlazione positiva nel breve periodo. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
moneta
Indichiamo come moneta qualcosa che facilità gli scambi (un mezzo di pagamento) rappresentato da banconote, depositi bancari e qualsiasi altra cosa utilizzabile per l’acquisto di beni e servizi, che viene accettata come pagamento perché chi la accetta potrà impiegarla per lo stesso scopo. Quest’ultimo ‘perché’ è importante, in quanto distingue lo scambio effettuato tramite moneta dal baratto, nel quale i beni sono scambiati tra loro direttamente. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza.
moneta bancaria
Moneta in forma di depositi bancari creata dalle banche quando erogano credito a famiglie e imprese. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
monopolio
Si ha un monopolio quando un’impresa è l’unica a vendere un prodotto per il quale non esistono sostituti stretti. Un mercato monopolistico è un mercato con un solo venditore. Introduced in 1.10 Varietà di capitalismi: istituzioni, governi ed economia, 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato. Vedi anche: potere di mercato, monopolio naturale, mercato monopolistico
monopolio naturale
Un’industria nella quale la produzione è caratterizzato da una curva di costo medio di lungo periodo decrescente, tale da non rendere sostenibile la concorrenza tra più imprese nel mercato. Introduced in 7.12 Prezzi, costi e fallimenti del mercato.
mutuo
Contratto che permette a una famiglia o a un’impresa di prendere in prestito una quantità di denaro per acquistare un bene senza pagarne l’intero prezzo al momento dell’acquisto. Chi accende un mutuo si impegna a ripagare il debito e gli interessi nell’arco di un certo numero di anni. Il debito è spesso concesso dietro garanzia patrimoniale (ad esempio mediante ipoteca sull’immobile acquistato). Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale, 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi. Vedi anche: garanzia patrimoniale
norma sociale
Un tacito accordo, condiviso dalla maggior parte dei membri di una collettività, sulle azioni da intraprendere quando il comportamento di qualcuno ha conseguenze per gli altri. Introduced in 4.6 Beni pubblici, opportunismo e giochi ripetuti, Capitolo 12 Mercati, efficienzae politiche pubbliche.
obbligazione
Un titolo finanziario che comporta la promessa da parte dell’emittente di versare al detentore somme di denaro predeterminate in un certo arco di tempo. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse, 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
offerta minima accettabile
Nel gioco dell’ultimatum, l’offerta più bassa fatta dal Proponente che non viene rifiutata dal Rispondente. Questa locuzione si usa spesso nell’ambito di una contrattazione, per indicare l’offerta più svantaggiosa tra quelle che una delle parti considera accettabili. Introduced in 4.10 Spartirsi una torta (o lasciarla sul tavolo), 12.2 Esternalità e contrattazione.
oligopolistico
Un mercato si dice oligopolistico se vi opera un numero ristretto di venditori, ognuno dei quali gode di un certo potere di mercato. Introduced in 11.4 Prezzi, rendite e dinamiche di mercato: il prezzo del petrolio.
opzione di riserva
La migliore alternativa all’opzione disponibile nell’ambito di una transazione. Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione, 5.7 Allocazioni economicamente possibili e surplus, 12.2 Esternalità e contrattazione. Vedi anche: prezzo di riserva
ordine limite
Annuncio di disponibilità a comprare o vendere un titolo in una certa quantità a un certo prezzo. Introduced in 11.6 Variazioni nella domanda e nell’offerta di attività finanziarie.
ottimizzazione vincolata
Situazione nella quale un decisore sceglie il valore di una o più variabili per raggiungere al meglio un certo scopo (per esempio massimizzare i profitti), in presenza di un vincolo che limita l’insieme possibile (per esempio la curva di domanda). Introduced in 3.5 Scelta e scarsità, 7.5 La scelta di prezzo e quantità per massimizzare i profitti.
paradosso del risparmio
Un individuo che consuma di meno risparmia di più, ma se tutti gli individui consumassero di meno il risparmio aggregato potrebbe diminuire invece di aumentare. Poiché la riduzione dei consumi riduce la domanda aggregata e quindi la produzione e il reddito, il tentativo di aumentare i risparmi è vano se l’aumento della propensione a risparmiare non è accompagnato da un aumento degli investimenti (o di un’altra componente della domanda aggregata, come la spesa pubblica). Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: fallacia di composizione
Pareto-efficiente
Lo è un’allocazione se nessun’altra allocazione possibile può migliorare la condizione di un individuo senza peggiorare quella di un altro, cioè se nessun’altra allocazione possibile la domina. Introduced in 5.2 Valutare istituzioni ed esiti: il criterio di Pareto, 8.4 Offerta di mercato ed equilibrio.
parità di potere d'acquisto (PPA)
Un indice che, eventualmente correggendo il rapporto indicato dal tasso di cambio, permette di confrontare i prezzi in paesi diversi tenendo conto delle quantità di beni acquistabili. Introduced in 1.2 Misurare il reddito e il tenore di vita. Vedi anche: prezzi costanti
patrimonio netto
Differenza tra attività e passività. Introduced in 10.7 Attività, passività e patrimonio netto. Vedi anche: stato patrimoniale
payoff
In un gioco, ciò che un giocatore ottiene dall’interazione con gli altri giocatori.
perdita secca
La perdita di surplus totale dovuta al fatto che non è stata selezionata un’allocazione Pareto-efficiente. Introduced in 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio, 8.4 Offerta di mercato ed equilibrio.
politica fiscale
Variazioni nel livello delle imposte o della spesa pubblica realizzate allo scopo di stabilizzare l’economia. Introduced in 9.7 Domanda di beni e servizi e disoccupazione, 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: stimolo fiscale, moltiplicatore fiscale, domanda aggregata
politica monetaria
Azioni intraprese dalla banca centrale (o dal governo attraverso di essa) per influenzare il livello dell’attività economica attraverso la variazione dei tassi di interesse o del prezzo dei titoli finanziari. Introduced in 9.7 Domanda di beni e servizi e disoccupazione, 14.4 La spesa per investimenti.
politiche per la concorrenza
L’insieme delle iniziative e delle norme che mirano a limitare il potere di mercato derivante dalle posizioni di monopolio e a prevenire la formazione di cartelli. Introduced in 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato.
politiche protezionistiche
Misure attuate da uno Stato per limitare le importazioni al fine di proteggere le industrie locali dalla concorrenza estera. Possono consistere in imposte o limiti quantitativi sui beni importati. Introduced in 15.2 L’inflazione come effetto dell’incoerenza tra piani individuali.
popolazione in età lavorativa
Una convenzione statistica che solitamente indica le persone che in un certo Paese hanno un’età compresa tra 15 e 64 anni. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione.
popolazione inattiva
La parte di popolazione in età lavorativa che non è né occupata né alla ricerca di un’occupazione. Un genitore che non lavora per accudire i figli, ad esempio, è classificato come parte della popolazione inattiva. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione.
potere
La capacità di un individuo di ottenere, spesso attraverso l’imposizione o la minaccia di sanzioni, ciò che desidera quando questo contrasta con le intenzioni degli altri. Introduced in 5.1 Istituzioni e potere.
potere di mercato
Capacità di un’impresa di fissare un prezzo alto per il proprio prodotto senza doversi adeguare al prezzo dei concorrenti, agendo quindi da price-setter invece che da price-taker. Introduced in 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato.
potere negoziale
Il vantaggio di cui gode una parte rispetto alle altre, che le consente di assicurarsi una porzione maggiore delle rendite economiche generate da un’interazione (ad esempio una contrattazione). Introduced in 5.1 Istituzioni e potere, 16.3 Flussi di lavoro, flussi di lavoratori e curva di Beveridge.
preferenze
Il modo in cui ordiniamo tra loro un insieme di possibili esiti, in base al fatto che li riteniamo più o meno desiderabili. Introduced in 3.2 Le preferenze.
preferenze rivelate
Un modo per dedurre le preferenze di un soggetto a partire dalle scelte effettuata e dalle azioni intraprese sulla base di esse. Introduced in 4.8 Esperimenti in laboratorio e sul campo. Vedi anche: preferenze
preferenze sociali
Preferenze che attribuiscono un valore anche al benessere degli altri individui, anche quando ciò comporta un minore guadagno individuale. Introduced in 4.4 Preferenze sociali: l’altruismo. Vedi anche: preferenze
prezzi costanti
Prezzi corretti per tenere conto delle variazioni nel livello dei prezzi, facendo in modo che uno stesso prezzo in diversi momenti corrisponda al medesimo potere d’acquisto. Introduced in 1.2 Misurare il reddito e il tenore di vita. Vedi anche: parità di potere d’acquisto (PPA)
prezzo di equilibrio
Il prezzo che garantisce l’eguaglianza tra domanda e offerta in un mercato. Introduced in 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio. Vedi anche: equilibrio (di un mercato)
prezzo di riserva
Il prezzo minimo al quale un individuo è disposto a vendere un bene (l’opzione di riserva per il venditore è restare in possesso del bene). Introduced in 8.1 Comprare e vendere: domanda e offerta. Vedi anche: opzione di riserva
prezzo relativo
Prezzo di un bene o servizio rispetto al prezzo di un altro bene o servizio (è espresso solitamente come un rapporto). Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione, 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?.
price-taker
Si dice di un consumatore o un produttore che non può trarre vantaggio dall’offrire o dal richiedere un prezzo diverso da quello prevalente sul mercato, definito dall’equilibrio concorrenziale. Chi è price-taker non ha il potere di influenzare il prezzo di mercato.
prociclico
Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, nella stessa direzione della produzione aggregata e dell’occupazione. Introduced in 16.3 Flussi di lavoro, flussi di lavoratori e curva di Beveridge. Vedi anche: anticiclico
prodotto differenziato
Il prodotto di un’impresa è differenziato quando ha caratteristiche uniche rispetto ai prodotti delle imprese concorrenti. Introduced in 7.4 Domanda e curve di isoprofitto.
prodotto interno lordo (PIL)
Misura il valore di mercato della produzione di beni finali e servizi di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno). La produzione di beni intermedi che servono come input per la produzione di beni finali non viene calcolata per evitare errori di doppio conteggio. Introduced in 1.2 Misurare il reddito e il tenore di vita, Capitolo 13 Fluttuazioni economiche e disoccupazione.
produttività del lavoro
Produzione totale divisa per il numero di ore di lavoro o altra misura della quantità di lavoro. Introduced in 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
produttività marginale
L’ammontare addizionale di produzione che si ottiene aumentando di un’unità la quantità di uno specifico input mentre si mantiene costante quella di tutti gli altri. Introduced in 3.1 Lavoro e produzione.
produttività media
La produzione totale divisa per la quantità di uno specifico input, per esempio la quantità di lavoro, misurata dal numero di lavoratori o dalle ore di lavoro. Introduced in 2.5 Il modello di un’economia dinamica: innovazione e profitto, 3.1 Lavoro e produzione.
produttività media del lavoro decrescente
Situazione nella quale, all’aumentare dell’impiego di lavoro in un processo produttivo, la produttività media del lavoro si riduce. Introduced in 2.5 Il modello di un’economia dinamica: innovazione e profitto.
produzione aggregata
La produzione totale di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno).
profitto economico
La differenza tra i ricavi totali di un’impresa e i suoi costi totali, questi ultimi comprensivi del costo opportunità del capitale. Introduced in 7.4 Domanda e curve di isoprofitto.
profitto normale
Livello dei profitti pari al costo opportunità del capitale. Un’impresa i cui profitti sono pari al profitto normale consegue un profitto economico pari a zero. Introduced in 7.4 Domanda e curve di isoprofitto. Vedi anche: profitto economico, costo opportunità del capitale
progresso tecnico
Un cambiamento nelle tecniche disponibili che permette di ottenere una certa quantità di prodotto utilizzando una quantità minore di input (lavoro, macchinari, terreno, energia, tempo). Introduced in 1.4 La rivoluzione tecnologica permanente.
propensione marginale al consumo
Variazione nella spesa per consumi determinata da un aumento unitario del reddito disponibile. Introduced in 14.2 Il modello del moltiplicatore.
propensione marginale all'importazione
Variazione nelle importazioni dovuta a un aumento unitario del reddito totale. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti.
proprietà privata
Un oggetto si definisce proprietà privata se l’individuo che lo possiede può escluderne gli altri, può beneficiare del suo utilizzo e può scambiarlo con altri. Introduced in 1.7 Il capitalismo come sistema economico, 5.6 Allocazioni imposte con la forza, Capitolo 12 Mercati, efficienzae politiche pubbliche. Vedi anche: diritto di proprietà
pura impazienza
Caratteristica di chi dà più valore a un aumento del consumo corrente rispetto a un aumento di pari entità del consumo futuro, quando il livello di consumo è uguale nel presente e nel futuro. Può dipendere anche da miopia o da mancanza di autodisciplina. Introduced in 10.3 Impazienza e rendimenti marginali del consumo decrescenti.
quantitative easing (QE)
L’acquisto da parte di una banca centrale di titoli finanziari, con lo scopo di ridurre i tassi di interesse su quegli stessi titoli. Vi si può ricorrere quando la politica monetaria tradizionale si rivela inefficace perché il tasso di interesse di riferimento ha raggiunto il limite inferiore (zero lower bound). Introduced in 15.8 La politica monetaria. Vedi anche: zero lower bound
razionamento
Modalità di allocazione di un bene o una risorsa diversa dal prezzo (ad esempio, attraverso una coda o una lotteria). Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
razionamento del credito
Situazione che si verifica quando chi ha meno ricchezza prende a prestito a condizioni meno favorevoli di quelle applicate a chi ha più ricchezza. Introduced in 10.12 L’accesso al credito: un problema principale-agente.
recessione
L’US National Bureau of Economic Research la definisce come un periodo nel quale la produzione aggregata di un’economia si riduce. Alternativamente si può definire come un periodo nel quale, benché l’economia stia crescendo, il livello di produzione è inferiore al livello potenziale o ‘normale’. Il problema di questa seconda definizione è che il concetto di livello ‘normale’ è controverso. Introduced in 13.1 Crescita e fluttuazioni.
reciprocità
Un comportamento ispirato a reciprocità è quello di un individuo che aiuta o si comporta bene con un altro individuo se e solo se l’altro lo aiuta e si comporta bene con lui. Introduced in 4.9 Cooperazione, contrattazione e norme sociali.
reddito
L’ammontare ricevuto in un certo periodo di tempo (come un anno) sotto forma di salari e stipendi, profitti, interessi, rendite o altro. Si tratta della somma massima che un individuo può consumare senza intaccare la propria ricchezza. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza. Vedi anche: reddito disponibile
reddito disponibile
Il reddito di un individuo o di una famiglia effettivamente disponibile per i consumi, dunque comprensivo dei trasferimenti ricevuti dallo Stato e al netto delle imposte ad esso versate. Introduced in 1.2 Misurare il reddito e il tenore di vita, 5.12 Misurare la diseguaglianza economica.
reddito netto
Reddito al netto del deprezzamento. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza. Vedi anche: reddito, deprezzamento
relazione principale-agente
Relazione asimmetrica tra due soggetti caratterizzata dal fatto che il primo (principale) trae beneficio da un’azione o un attributo del secondo (agente) che l’informazione del principale non consente di ottenere in un contratto completo. Introduced in 6.10 Principali e agenti: interazioni con contratti incompleti, 10.12 L’accesso al credito: un problema principale-agente, 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni. Vedi anche: contratto incompleto
rendimenti decrescenti
Quando l’aumento di output ottenuto con un’unità addizionale di un input è inferiore a quello ottenuto con l’unità addizionale di input precedente. Introduced in 3.1 Lavoro e produzione.
rendimenti di scala costanti
Si hanno quando, aumentando nella stessa proporzione tutti gli input, il prodotto aumenta in proporzione maggiore (ad esempio raddoppiando gli input il prodotto aumenta di più del doppio). È una delle ragioni per le quali il costo medio può essere decrescente. Introduced in 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione.
rendimenti marginali del consumo decrescenti
Descrivono il fatto che, maggiore è il livello di consumo di un individuo, minore è il valore che egli associa a un aumento unitario del suo livello di consumo. Introduced in 10.3 Impazienza e rendimenti marginali del consumo decrescenti.
rendimento
Il tasso implicito che ottiene chi compra un titolo al suo prezzo di mercato. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse.
rendita da disequilibrio
Rendita economica che si ottiene quando un mercato non è in equilibrio, per esempio se c’è eccesso di domanda o di offerta per un certo bene o servizio. Introduced in 11.1 La ricerca di rendite spinge i prezzi verso l’equilibrio.
rendita da innovazione
La differenza tra i profitti ottenuti da un’impresa che innova introducendo una nuova tecnica, forma organizzativa o strategia di marketing e il costo opportunità del capitale. Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione, 11.1 La ricerca di rendite spinge i prezzi verso l’equilibrio, 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
rendita da occupazione
La rendita economica che un lavoratore ottiene quando il beneficio netto derivante dall’essere occupato è maggiore del beneficio netto della sua opzione di riserva (cioè l’essere disoccupato). Introduced in 6.4 Rendite da occupazione.
rendita di equilibrio
Rendita presente in un mercato in equilibrio. Introduced in 11.11 Il ruolo delle rendite economiche.
rendita economica
La ottiene un individuo che riceve un pagamento o un altro tipo di remunerazione superiore a quanto avrebbe ricevuto nella migliore alternativa alla situazione corrente (cioè scegliendo l’opzione di riserva). Introduced in 2.3 Concetti di base: prezzi, costi e rendite da innovazione, 5.6 Allocazioni imposte con la forza, 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio. Vedi anche: opzione di riserva
rendita monopolistica
Il profitto economico generato dalla mancanza di concorrenza nel mercato del bene o servizio prodotto dall’impresa. Introduced in 7.10 Fissazione del prezzo, concorrenza e potere di mercato. Vedi anche: profitto economico
retta di isocosto
Una retta che rappresenta tutte le combinazioni di input che comportano lo stesso costo per un produttore. Introduced in 2.4 Il modello di un’economia dinamica: tecnologia e costi.
retta di regressione lineare
La retta che realizza la migliore interpolazione di un insieme di dati. Introduced in Capitolo 13 Fluttuazioni economiche e disoccupazione.
ricavo marginale
La differenza in ricavo che si ottiene aumentando la produzione di una unità. Introduced in 7.5 La scelta di prezzo e quantità per massimizzare i profitti.
ricchezza
L’insieme delle cose possedute da una persona. Include il valore di mercato di case, automobili, terreni, edifici, attrezzature o altri beni capitali posseduti, uniti agli investimenti finanziari come azioni o obbligazioni. Al totale si sottraggono i debiti, ad esempio un mutuo, e si aggiungono i crediti. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza.
ricchezza obiettivo
Il livello di ricchezza che una famiglia ambisce a raggiungere, in base ai propri obiettivi o alle proprie preferenze e alle aspettative sul futuro. Assumiamo che le famiglie cerchino di mantenere costante questo livello di ricchezza, anche a fronte di cambiamenti nella propria situazione economica. Introduced in 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi.
ricerca e sviluppo
La spesa che un ente pubblico o privato effettua al fine di individuare nuovi metodi di produzione, nuovi prodotti, o di realizzare altre innovazioni utili dal punto di vista economico. Introduced in 7.2 Le economie di scala e i vantaggi della dimensione.
rischio di credito
Il rischio che un prestito non venga restituito. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
rischio di espropriazione
Il rischio che un bene o un’attività patrimoniale sia sottratto al suo proprietario dallo Stato o da un altro soggetto. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti, 16.4 Investimenti, entrata delle imprese e curva della fissazione del prezzo nel lungo periodo.
rischio di liquidità
Il rischio che non sia possibile convertire in denaro liquido un titolo con rapidità sufficiente a evitare una perdita finanziaria. Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
rischio idiosincratico
Il rischio che minaccia solo un numero ristretto di attività patrimoniali. Gli investitori possono eliminare quasi del tutto la propria esposizione a questo rischio diversificando i propri investimenti. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
rischio sistematico
Il rischio che minaccia tutto il mercato, cosicché è impossibile per gli investitori difendersi diversificando i propri investimenti. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
rischio sistemico
Il rischio che minaccia l’intero sistema finanziario. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
risparmio precauzionale
L’aumento dei risparmi finalizzato ad aumentare la propria ricchezza fino al livello di ricchezza obiettivo. Introduced in 14.3 La ricchezza delle famiglie e la spese per consumi. Vedi anche: ricchezza obiettivo
risposta ottima
In teoria dei giochi la riposta ottima è la strategia che garantisce a un giocatore il payoff più alto date le strategie selezionate dagli altri giocatori. Introduced in 4.2 L’equilibrio del gioco della mano invisibile, 6.6 Il salario e l’effetto disciplinante della rendita da occupazione.
rivalità
Si ha quando gli individui sono in competizione per l’utilizzo di un bene o di un servizio, per cui l’utilizzo del bene da parte di un individuo ne preclude o riduce la possibilità di utilizzo da parte degli altri. Introduced in 12.5 Beni pubblici. Vedi anche: bene pubblico, bene rivale
rivoluzione capitalista
Il verificarsi di repentine innovazioni tecnologiche unite alla progressiva affermazione di un nuovo sistema economico. Introduced in 1.10 Varietà di capitalismi: istituzioni, governi ed economia.
Rivoluzione industriale
Nome dato all’insieme di avanzamenti tecnologici e innovazioni organizzative che iniziarono in Inghilterra nel XVIII secolo e trasformarono un sistema di produzione agricolo e artigianale in un’economia industriale. Introduced in 1.4 La rivoluzione tecnologica permanente, Capitolo 2 Progresso tecnico, demografia e crescita economica.
saggio marginale di sostituzione (SMS)
Il tasso al quale una persona è disposta a scambiare due beni. Corrisponde all’inclinazione della curva d’indifferenza in quel punto. Introduced in 3.2 Le preferenze, 5.4 Un modello di scelta e conflitto, 7.1 La scelta del prezzo. Vedi anche: saggio marginale di trasformazione (SMT)
saggio marginale di trasformazione (SMT)
La quantità di un certo bene a cui dobbiamo rinunciare per acquisire un’unità addizionale di un altro bene. Corrisponde all’inclinazione della frontiera possibile in ogni punto. Introduced in 3.4 L’insieme possibile, 5.4 Un modello di scelta e conflitto, 7.1 La scelta del prezzo. Vedi anche: saggio marginale di sostituzione (SMS)
salari di efficienza
Il nome dato ai salari pagati dai datori di lavoro che superano il salario di riserva del lavoratore, allo scopo di indurlo a fornire un livello di impegno superiore a quello che sceglierebbe altrimenti. Introduced in 6.6 Il salario e l’effetto disciplinante della rendita da occupazione. Vedi anche: effetto disciplinante del salario, rendita da occupazione
salario di riserva
Il reddito che un lavoratore otterrebbe nel caso in cui non avesse l’attuale occupazione, pari quindi al salario che otterrebbe nella migliore occupazione alternativa o al sussidio di disoccupazione. Introduced in 6.5 Le determinanti della rendita da occupazione, 9.12. Riepilogando: i baristi e il mercato del pane.
salario nominale
La remunerazione ricevuta in cambio del proprio lavoro, espressa in unità di una specifica valuta. Introduced in Capitolo 9 Il mercato del lavoro: salari, profitti e disoccupazione. Vedi anche: salario reale
salario reale
Il salario nominale corretto tenendo in considerazione la quantità di beni e servizi acquistabili. Considera quindi l’effetto di una variazione del livello dei prezzi tra un periodo e l’altro. Introduced in 15.3 Inflazione, ciclo economico e curva di Phillips. Vedi anche: salario nominale
scala logaritmica
Scala di misura di una quantità che si basa sulla funzione logaritmica. La funzione logaritmica converte un rapporto in una differenza: log (a/b) = log a – log b. Questa proprietà si rivela molto utile per confrontare tassi di crescita: se ad esempio il reddito nazionale raddoppia da 5 a 1 in un’economia povera e da 1. a 2. in un’economia ricca, sulla scala logaritmica la differenza sarà la stessa. Su una scala logaritmica, l’andamento di una variabile che cresce a tasso costante è rappresentato da una retta. Introduced in 13.1 Crescita e fluttuazioni.
scarsità
Caratteristica di un bene cui si attribuisce un valore e la cui acquisizione comporta un costo opportunità.
scienza economica
Lo studio di come le persone interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante per provvedere al proprio sostentamento, e come tali modalità di interazione cambiano nel tempo. Introduced in 1.11 L’economia come campo di studi.
scorte
Beni che un’impresa detiene prima di venderli o usarli, incluse le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti e destinati alla vendita. Introduced in 13.4 Le componenti del PIL.
selezione avversa
Il problema che si verifica in uno scambio quando le condizioni offerte da una parte spingono alcune delle controparti ad abbandonare il mercato. Un esempio è il problema dell’asimmetria informativa nei contratti assicurativi: se è il premio è alto, ad assicurarsi saranno solo le persone che prevedono di ammalarsi. Ma se l’assicuratore anticipa questo effetto di selezione, fisserà il premio a un livello ancora più alto. Ci si riferisce alla selezione avversa anche come problema di informazione nascosta, per distinguerla dal problema dell’azione nascosta che caratterizza l’azzardo morale. Introduced in 12.6 I mercati mancanti: assicurazioni e bidoni. Vedi anche: contratto incompleto, azzardo morale, asimmetria informativa
separazione tra proprietà e controllo
La caratteristica di alcune imprese nelle quali i manager non sono anche proprietari di azioni. Introduced in 6.2 I soldi degli altri: la separazione tra proprietà e controllo.
shock
Una variazione esogena di uno o più dati in un modello. Introduced in 8.6 Variazioni della domanda e dell’offerta, 13.5 Come le famiglie affrontano gli shock.
shock di domanda
Una variazione inattesa della domanda aggregata, come un aumento o una riduzione del consumo autonomo, dell’investimento o delle esportazioni nette. Introduced in 15.7 Inflazione e shock di offerta.
shock di offerta
Una variazione inattesa sul lato dell’offerta, come una variazione del prezzo delle materie prime (es. il petrolio) o un miglioramento tecnologico. Introduced in 15.7 Inflazione e shock di offerta.
sindacato
Un’organizzazione formata principalmente da lavoratori dipendenti, si occupa di negoziare i salari e le condizioni di lavoro dei suoi membri. Introduced in 9.10. La contrattazione salariale e il ruolo dei sindacati.
sindacato inclusivo
Un sindacato che, rappresentando una pluralità di imprese o di settori, tiene conto degli effetti di un aumento salariale sull’andamento dell’occupazione nell’economia nel suo insieme nel lungo periodo. Introduced in 16.9 Cambiamenti tecnologici, mercati del lavoro e sindacati.
sistema economico
Un modo di organizzare l’economia peculiare per le istituzioni che ne stanno alla base. Alcuni sistemi economici nel passato e nel presente sono stati: le economie pianificate centralmente (ad esempio l’Unione Sovietica nel XX secolo), il feudalismo (ad esempio gran parte dell’Europa durante il Medioevo), lo schiavismo (ad esempio le economie degli Stati Uniti del Sud e le piantagioni caraibiche prima dell’abolizione della schiavitù nel XIX secolo) e il capitalismo (la maggior parte delle economie del mondo odierno). Introduced in 1.6 Definire il capitalismo: proprietà privata, mercati e imprese.
sistema politico
Ciò che determina il modo in cui si promulgano le leggi e si sceglie chi deve governare e il modo in cui i governi attuano le politiche. Introduced in 1.10 Varietà di capitalismi: istituzioni, governi ed economia.
specifico all'impresa
Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’impresa in cui egli è occupato che in qualsiasi altra impresa. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro.
specifico alla transazione
Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’ambito delle transazione in oggetto che in qualsiasi altro utilizzo. Introduced in 6.1 Imprese, mercati e divisione del lavoro.
speculazione
Comprare e vendere titoli per guadagnare da una variazione attesa del prezzo. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
spesa pubblica
La spesa della pubblica amministrazione. Quando viene inclusa tra le componenti della domanda aggregata o del PIL, si considera sola la spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi, ovvero la spesa pubblica al netto della spesa per trasferimenti pubblici come pensioni e sussidi di disoccupazione. Introduced in 13.4 Le componenti del PIL.
spiazzamento
Questo termine viene usato in due contesti. Nel primo caso, indica l’effetto negativo che gli incentivi economici possono avere sulle motivazioni di carattere etico. Nel secondo caso, il termine si riferisce alla possibilità che un aumento della spesa pubblica riduca la spesa privata, cosa che potrebbe accadere in un’economia che sta utilizzando pienamente la capacità produttiva, o quando a una manovra fiscale espansiva si accompagna a un aumento del tasso di interesse. Introduced in 4.8 Esperimenti in laboratorio e sul campo, 14.7 Il moltiplicatore e le politiche economiche.
spirale salari-prezzi
La situazione che si verifica se a un aumento iniziale dei salari segue un aumento dei prezzi, cui segue un altro aumento dei salari e così via (il punto di partenza può anche essere un aumento dei prezzi). Introduced in 15.3 Inflazione, ciclo economico e curva di Phillips.
stabilizzatore automatico
La parte del sistema di imposte e trasferimenti pubblici che ha l’effetto di smorzare le fluttuazioni del ciclo economico. Un esempio sono i sussidi di disoccupazione. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti.
stato patrimoniale
Un documento che elenca le attività, le passività e il patrimonio netto di un soggetto economico come una famiglia, una banca o un’impresa. Introduced in 10.7 Attività, passività e patrimonio netto.
stimolo fiscale
L’uso della politica fiscale da parte del governo (combinando la riduzione delle imposte a un aumento della spesa) allo scopo di far crescere la domanda aggregata. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti. Vedi anche: moltiplicatore fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
stock
Una grandezza misurata in un istante; la sua misura non ha una dimensione temporale. Introduced in 10.1 Moneta e ricchezza, 16.2 Il processo di creazione e distruzione di posti di lavoro. Vedi anche: flusso
strategia
Un’azione o corso di azioni che una persona intraprende essendo consapevole dell’interdipendenza con le azioni degli altri ai fini del risultato finale. Introduced in 4.1 Interazioni sociali e teoria dei giochi.
strategia dominante
Una strategia che, indipendentemente dalle strategie selezionate dagli altri giocatori, garantisce a un giocatore di ottenere un payoff maggiore rispetto alle altre azioni disponibili. Introduced in 4.2 L’equilibrio del gioco della mano invisibile.
surplus del consumatore
La somma, per tutte le unità acquistate di un certo bene, delle differenze tra la disponibilità a pagare da parte del consumatore per quell’unità e il suo prezzo di acquisto. Introduced in 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio.
surplus del produttore
La somma, per tutte le unità prodotte e vendute di un certo bene, tra il prezzo di vendita e il prezzo minimo che l’impresa sarebbe stata disposta ad accettare per vendere quell’unità. Introduced in 7.7 I vantaggi derivanti dallo scambio.
surplus totale
La somma di tutti i guadagni dallo scambio che i partecipanti possono ottenere da un’interazione. Introduced in 5.6 Allocazioni imposte con la forza. Vedi anche: guadagni dallo scambio
sussidio di disoccupazione
Un sussidio pagato dallo Stato ai disoccupati. Introduced in 6.5 Le determinanti della rendita da occupazione.
sussidio pigouviano
Un sussidio del governo atto a incoraggiare un’attività economica che genera esternalità positive (per esempio: finanziare la ricerca di base). Introduced in 12.3 Esternalità, politiche pubbliche e distribuzione del reddito.
tangente
Due curve sono tangenti se hanno un punto in comune ma non si incrociano. La tangente alla curva in un punto è la retta che tocca la curva in quel punto senza ‘tagliarla’. Introduced in 3.1 Lavoro e produzione.
tasso di attività
Il rapporto tra il numero di individui nella forza lavoro e la popolazione in età lavorativa. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione. Vedi anche: forza lavoro, popolazione in età lavorativa
tasso di cambio
Indica la quantità di valuta nazionale necessaria ad acquistare un’unità di valuta estera (quotazione incerto per certo), per cui il tasso aumenta in corrispondenza di un deprezzamento della valuta nazionale e diminuisce in corrispondenza di un suo apprezzamento. Nel caso dell’euro si usa la quotazione certo per incerto, per cui si esprime il tasso di cambio come unità di valuta estera necessarie ad acquistare un euro. Introduced in 14.4 La spesa per investimenti, 15.8 La politica monetaria.
tasso di capitalizzazione di mercato
Il tasso di rendimento sufficiente a indurre gli investitori a detenere azioni di una certa impresa. Le imprese più esposte al rischio sistematico saranno caratterizzate da tassi di capitalizzazione di mercato maggiori. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
tasso di crescita esponenziale
Il tasso di crescita esponenziale è il tasso medio di crescita annuo composto in un certo arco temporale.
tasso di disoccupazione
Il rapporto tra il numero di disoccupati e la dimensione della forza lavoro. Nota bene: il tasso di disoccupazione e il tasso di occupazione hanno denominatori diversi, quindi la loro somma non dà come risultato 100%. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione. Vedi anche: forza lavoro, tasso di occupazione
tasso di disoccupazione che stabilizza l'inflazione
Il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale l’inflazione è costante. In passato è stato spesso indicato come ‘tasso naturale’ di disoccupazione. Introduced in 15.6 L’inflazione attesa e la curva di Phillips. Vedi anche: disoccupazione
tasso di interesse
Il prezzo che si paga per anticipare al presente parte del proprio potere d’acquisto futuro. Introduced in 10.2 Prendere in prestito per anticipare i consumi. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse reale
tasso di interesse nominale
Il tasso di interesse al lordo del tasso di inflazione. È il tasso che viene normalmente riportato nelle quotazioni. Introduced in 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse
tasso di interesse reale
Il tasso di interesse al netto del tasso di inflazione (cioè: tasso di interesse nominale meno tasso di inflazione). Rappresenta l’ammontare di beni che si possono acquistare in futuro in cambio rinunciando a un’unità di consumo presente. Introduced in 15.1 Che c’è di male nell’inflazione?. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse
tasso di occupazione
Il rapporto tra il numero di individui occupati e la popolazione in età lavorativa. Introduced in 9.2 Misurare occupazione e disoccupazione. Vedi anche: popolazione in età lavorativa
tasso di riferimento
Il tasso di interesse stabilito dalla banca centrale, applicato alle banche che prendono in prestito base monetaria da altre banche o dalla stessa banca centrale. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse, 15.8 La politica monetaria. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse nominale
tasso di rimpiazzo dei sussidi di disoccupazione
Il rapporto tra il sussidio di disoccupazione e il salario corrisposto prima delle perdita del lavoro (entrambi calcolati al lordo delle imposte). Introduced in 16.9 Cambiamenti tecnologici, mercati del lavoro e sindacati.
tasso di sconto intertemporale
Corrisponde al valore attribuito dall’individuo a un’unità aggiuntiva di consumo attuale rispetto a un’unità aggiuntiva di consumo futuro. Si tratta della pendenza della curva di indifferenza tra consumo attuale e futuro, diminuita di uno. Introduced in 10.4 Distribuire i consumi nel tempo in modo ottimale.
tasso sui prestiti bancari
Il tasso di interesse medio richiesto dalle banche alle imprese e alle famiglie. Tipicamente questo tasso è superiore al tasso di riferimento: la differenza è detta markup o spread sui prestiti commerciali. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse, 15.8 La politica monetaria. Vedi anche: tasso di interesse, tasso di riferimento
taylorismo
Innovazione nel management finalizzata alla riduzione dei costi di lavoro; consiste ad esempio nella suddivisione di un compito complesso in una molteplicità di compiti più semplici che possono essere svolti da lavoratori meno qualificati, così da ridurre la remunerazione del lavoro. Introduced in 16.1 Progresso tecnico e tenore di vita.
tecnica
Il processo di trasformazione di materie prime e altri input, incluso il lavoro delle persone e l’utilizzo dei macchinari, in un prodotto. Introduced in 1.4 La rivoluzione tecnologica permanente.
tecnicamente possibile
Un’allocazione che rispetta i limiti imposti dalla tecnica e dalla biologia. Introduced in 5.5 Allocazioni tecnicamente possibili.
teoria dei giochi
Ramo della matematica che si occupa di studiare le interazioni strategiche, cioè le situazioni in cui ogni agente sa che il proprio benessere dipende anche dalle azioni degli altri agenti. Introduced in Capitolo 4 Le interazioni sociali. Vedi anche: gioco
tetto agli affitti
La somma massima che un proprietario può legalmente chiedere come canone d’affitto per un immobile. Introduced in 11.10 Mercati con prezzi amministrati.
titolare del residuo
La persona che, in un’impresa o un progetto, riceve quanto resta dopo aver pagato tutti i costi contrattuali (come il costo del lavoro, le imposte, ecc.). Introduced in 6.2 I soldi degli altri: la separazione tra proprietà e controllo.
titolo di Stato
Un’obbligazione emessa dal governo che prevede la promessa di pagare al titolare flussi di denaro predeterminati a intervalli specifici. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse, 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
too big to fail
Caratteristica attribuita alle grandi banche, la cui importanza centrale nell’economia garantisce loro di essere salvate dal governo in caso di difficoltà finanziarie. La banca quindi non sopporta i costi delle proprie attività ed è probabile che si assuma rischi maggiori. Introduced in 12.7 Contratti incompleti ed esternalità nel mercato del credito.
trasferimenti pubblici
Spesa delle pubbliche amministrazioni che consiste in trasferimenti monetari alle famiglie o agli individui, come ad esempio le pensioni o i sussidi di disoccupazione. I trasferimenti pubblici non sono inclusi nell’aggregato G che è parte del PIL e della domanda aggregata. Vedi anche: spesa pubblica
trasformazione delle scadenze
Pratica che consiste nel prendere in prestito denaro a breve termine, dandolo poi in prestito a lungo termine. Una banca, ad esempio, accetta depositi promettendo di ripagarli a vista, mentre concede prestiti a lungo termine (che possono essere ripagati anche dopo molti anni). Introduced in 10.8 Le banche, la moneta e il ruolo della banca centrale.
unione monetaria
Un gruppo di Paesi che usano la stessa valuta e che quindi condividono la stessa politica monetaria. Introduced in 15.8 La politica monetaria.
utilità
Una misura numerica del valore che attribuiamo a un certo esito. Esiti con utilità più elevata sono preferiti a esiti con utilità più bassa. Introduced in 3.2 Le preferenze, 6.5 Le determinanti della rendita da occupazione.
utilità marginale
L’utilità addizionale derivante dall’aumento unitario della quantità consumata di un bene. Introduced in 8.2 Il mercato e il prezzo di equilibrio.
utilizzo della capacità produttiva
La misura dello scostamento della produzione di un’impresa, di un’industria, o di un’intera economia dal massimo livello di produzione consentito dai beni capitali e delle conoscenze a disposizione. Introduced in 13.7 Perché la spesa per investimenti è più volatile?.
valore aggiunto
In un processo di produzione, si tratta del valore del prodotto meno il valore dei beni intermedi acquistati. Esso corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro) impegnati nel processo. Introduced in 13.3 Misurare l’economia aggregata.
valore attuale
Il valore che ha oggi un flusso di reddito futuro, scontato usando un tasso di interesse o il tasso di sconto di un individuo. Introduced in 10.9 Il mercato della moneta e i tassi di interesse.
valore fondamentale
Il prezzo di un’azione calcolato basandosi sui ricavi futuri attesi e sul livello di rischio. Introduced in 11.5 Il valore di un investimento: concetti di base.
vantaggio assoluto
Un individuo (o un Paese) ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene se per ottenere una certa quantità di prodotto utilizza una quantità di input minore di quella necessaria a un altro individuo (o Paese). Introduced in 1.8 I vantaggi della specializzazione. Vedi anche: vantaggio comparato
vantaggio comparato
Quando il rapporto tra il costo di produzione di un bene e il costo di produzione di un altro bene è minore per un individuo (o Paese) che per un altro, il primo ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene. Introduced in 1.8 I vantaggi della specializzazione. Vedi anche: vantaggio assoluto
vendita allo scoperto
La vendita di un titolo preso in prestito dal venditore, con l’intenzione di riacquistarlo in seguito a prezzo minore. Questa strategia è adottata dagli investitori che si aspettano una diminuzione nel prezzo di un titolo. Introduced in 11.7 Le bolle finanziarie.
vincoli di capacità produttiva
Vi è soggetta un’impresa che riceve ordini in quantità superiore a quanti ne riesce a soddisfare. Introduced in 15.12 Un’altra spiegazione del trade-off tra inflazione e disoccupazione.
vincolo biologico di sopravvivenza
La curva che delimita l’insieme dei punti biologicamente possibili. Introduced in 5.5 Allocazioni tecnicamente possibili. Vedi anche: biologicamente possibile
vincolo di bilancio
Un’equazione che rappresenta tutte le combinazioni di beni e servizi che un individuo può acquistare esaurendo completamente le risorse a sua disposizione. Introduced in 3.6 Crescita economica e tempo di lavoro.
zero lower bound
Il limite allo possibilità per la banca centrale di stimolare l’economia tramite la politica monetaria dovuto al fatto che i tassi di interesse nominali non possano assumere valori negativi. Introduced in 15.8 La politica monetaria.
Words that were not introduced in the TE1 textbook: bene rivale, beni complementari, biologicamente possibile, commodity, costo esterno, costo marginale esterno, debolezza di volontà, dominanza paretiana, economia evolutiva, equity, esportazioni, importazioni, matching nel mercato del lavoro, mercato monopolistico, mercato primario, moltiplicatore fiscale, payoff, price-taker, produzione aggregata, scarsità, tasso di crescita esponenziale, trasferimenti pubblici.
This output is a part of KEGA project 076UK-4/2025 CORE Econ z perspektívy strednej Európy.